Acidi grassi polinsaturi Omega-6 circolanti e mortalità totale e causa-specifica


Sebbene gli Acidi grassi polinsaturi Omega-6 (PUFA n-6 ) siano stati raccomandati per ridurre la malattia coronarica, rimangono dubbi sui benefici rispetto ai danni, e timori per i teorizzati effetti proinfiammatori dei PUFA n-6.
Sono state studiate le associazioni tra PUFA n-6 circolanti, tra cui l'Acido linoleico ( il principale PUFA dietetico ), l'Acido gamma-linolenico ( GLA ), l’Acido diomo-gamma-linolenico ( DGLA ) e l’Acido arachidonico ( AA ), con la mortalità totale e causa-specifica nel Cardiovascular Health Study.

Tra 2.792 partecipanti ( di età uguale o superiore a 65 anni ) senza malattia cardiovascolare al basale, sono stati misurati i PUFA n-6 nei fosfolipidi plasmatici al basale con metodi standardizzati.
E’ stata valutata la mortalità per tutte le cause e causa-specifica, la malattia coronarica incidente totale e l’ictus e sono state esaminate le associazioni di PUFA con il rischio.

Durante 34.291 anni-persona di follow-up ( 1992-2010 ), si sono verificati 1.994 decessi ( 678 morti cardiovascolari ), con 427 malattie coronariche fatali e 418 non-fatali e 154 ictus fatali e 399 non-fatali.

Un più alto livello di Acido linoleico è stato associato a una minore mortalità totale, con rapporto di rischio al quintile estremo di 0.87 ( P per tendenza=0.005 ).

Un numero di decessi inferiore è in gran parte imputabile a cause dovute a malattie cardiovascolari, in particolare mortalità da malattia coronarica non-aritmica ( hazard ratio, HR=0.51; P per tendenza=0.001 ).

L’Acido gamma-linolenico, l’Acido diomo-gamma-linolenico e l’Acido arachidonico circolanti non sono stati significativamente associati con la mortalità totale o causa-specifica ( ad esempio, per l'Acido arachidonico e la morte da malattia coronarica, l'hazard ratio del quintile estremo è stato di 0.97; P trend=0.87 ).

L’Acido linoleico ha mostrato un'associazione inversa con la mortalità totale ( P=0.005 ).

C’erano poche evidenze che le associazioni di PUFA n-6 con la mortalità totale variassero per età, sesso, etnia, o PUFA n-3 plasmatici.

Prendendo in esame i PUFA n-6 e i PUFA n-3, è risultato evidente un rischio più basso con i più alti livelli di entrambi.

In conclusione, alti livelli circolanti di Acido linoleico, ma non di altri PUFA n-6, sono risultati inversamente associati con la mortalità totale e la malattia coronarica negli adulti più anziani. ( Xagena2014 )

Wu JHY et al, Circulation 2014;130:1245-1253

Endo2014 Cardio2014



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